L'albero motore di partenza era un tameni c.60 a disegno standard. L'ho lavorato interamente a mano, utilizzando smerigliatrice e carta vetrata.
Le lavorazioni hanno lo scopo di: ridurre l'impedimento idrodinamico dovuto agli spigoli che si oppongono alla rotazione dell'albero e favorire l'entrata della miscela nel carter; il tutto chiaramente senza alleggerire troppo l'albero e dandogli una bilanciatura adeguata.
Dietro a questi interventi mirati ci sono anni di studio, per avere il massimo rendimento senza dover rinunciare al piacere di guida per delle vibrazioni moleste o buchi di erogazione. A chi legge il post però basta copiare per ottenere tutti i vantaggi descritti.