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RESTAURO (come, cosa e perchè).

Domande e risposte frequenti sulla Vespa (F.A.Q.)

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RESTAURO (come, cosa e perchè).

Messaggioda 150 » 27/01/2015, 20:39

AUTORE DISCUSSIONE POETA


metto nelle FAQ questa discussione...
spero ci troverete una luce quando nel buio ogni altra luce sarà spenta....

COSA è il "Restauro?

Il restauro è una serie di operazioni che ha come finalità il ripristino sia meccanico che di carrozzeria della nostra Vespa, esistono vari livelli di restauro che possiamo riassumere in QUATTRO macro categorie:

1^ Restauro Amatoriale - il livello più basso richiede pochi utensili e poca pratica poco tempo e pochi soldi, di solito è una stuccatura da tutto montato e sostituzione di poche parti, non si bada certo alla originalità maniacale e serve solo per dare un tono di decenza a vecchie vespe.

2^ Restauro Conservativo - da effettuarsi solo su Vespe molto ben conservate, và certo smontato tutto, ripristinata la meccanica in tutto, ma la carrozzeria và solo ritoccata, pulita e lucidata, si rimonta poi il tutto con la massima originalità possibile, è preferibile in simili restauri recuperare il maggior numero di pezzi possibili, rimuovere eventuali accessori aggiunti e cercare nel possibile pneumatici usati in buone condizioni d'epoca (CEAT, Continental, Michelin solo vecchi disegni), se lavoro ben fatto è restauro ai massimi livelli, e presuppone l'ottimo stato di conservazione del mezzo dall'inizio.

3^ Restauro Integrale - Restauro per veri e soli esperti, o persone comunque dotati di ottime capacità manuali e certo una buona conoscenza, questo genere di restauro presuppone sempre uno smontaggio totale della Vespa, fino anche alla vite più remota, ogni pezzo viene sottoposto ad attento vaglio dello stato di efficenza, rigenerato e7o sostituito con i ricambi sul mercato il più possibile vicini all'originale, se si trovano nell'usato, preferibilmente originalissimi! Cura particolare viene posta alla carrozzeria e sopratutto alla verniciatura, che "deve" essere rigorosamente in NITRO per i vecchi modelli fino a tutto il 1985 almeno! I pneumatici di solito su simili onerosi restauri devono essere doppi, serve di fatto una coppia di ruote completa con copertoni originali e vecchi disegni d'epoca e un altra coppia di ruote con coperture idonee moderne per i raduni e i trasferimenti, inutile dire che la revisione del motore, la sua bulloneria esterna e ogni parte meccanica devo essere al massimo livello per efficenza e rigenerazione, lo strumento contachilometri possibilmente và azzerato, questo livello di restauro è certo il più impegnativo, il più oneroso, ma consegna Vespe praticamente pari o molto vicine al nuovo, si applica a veicoli troppo manomessi o incidentati di solito, ma non ne pregiudica la qualità finale, è l'ultima frontiera o quasi.

4^ Restauro Purista - una follia...sì amici una vera follia, consiste nella fusione dei due metodi improntando tutto il lavoro alla certosina ricerca della perfezione, ora questo è il fine certo di ogni restauro, certo...ma alcune vespe restaurate hanno quel qualcosa di più, quella folle ricerca della originalità a tutti i costi che certo non si vede a colpo d'occhio, poi scopri vecchi dadi lucidati, una sella rinsecchita e cerata a nuovo, scopri che anche i ferodi son timbrati Piaggio e pure le lampadine sono vecchie e d'epoca, dici e pensi che quello è matto ed hai ragione, ma quella Vespa, guardala bene perchè è roba in verità inesistente, roba che supera ogni valutazione, ogni giudizio.



COME si restaura?

"Esiste d'altronde solo una maniera di fare le cose. Quella giusta."
Questa frase dice tutto (lo diceva un tal Pugnodidadi sul forum), ecco allora le fasi principali del restauro.

1^ SMONTAGGIO - và smontato tutto, fino al più piccolo dettaglio, fatte foto, elenchi, ordine e bustine, non c'è cosa che su una vespa non si possa togliere, e non c'è cosa che non vada tolta! Le guaine...che domande....van tolte!

2^ PULIZIA - Pulire tutto con petrolio, gasolio, acqua, benzina , come vi pare anche con la lingua! Ma pulire tutto è d'obbligo! Il telaio consiglio di non pulirlo, la "sabbiatura" difatti farà miracoli.

3^ SABBIATURA - in sabbia o silicati sintetici, portate a sabbiare cerchi, manubrio, serbatoio, fiancate e parafango, volendo coprivolano e copricilindro e marmitta (che andrebbe prima bruciata se originale), c'è ed è vero chi le porta a ferro manualmente, ma per una cifra che oscilla tra i 120 e 200 euro davvero non vale la pena...

4^ SALDATURA - semplice và saldato ciò che è rotto ed ora dopo la "sabbiatura" ben evidente in danno, con cannello ossiacetilenico o saldatrice a TIG, in caso di restauri integrali potrebbe rendersi necessario sostituire parti intere di telaio pedane, scudi ecc...i "lamierati" si trovano in commercio, o si possono realizzare con abilità partendo da una lamiera da circa 1mm di spessore, certo, le capacità devono essere di rilievo e i guanti consiglio ben spessi, quella roba taglia come rasoi!

5^ BATTITURA - essenziale il KIT di battitura, sagome e martelline, un frullino per spianare le saldature e diavolerie varie, qui entra in gioco la "lattoneria" un'arte ragazzi! Quel bordino sullo scudo, quella pedana, quel vecchio parafango pieno di ammaccature, certo metterlo nuovo...non diciamo sciocchezze! Si addrizza e poi non è mai uguale! Come diceva il vecchio Pugnodidadi? Nulla è mai meglio...
Batti e spiana, ribatti e mola ed ecco....Scudi di lamiera tesi verso l'avvenire! Che emozione, che emozione....

6^ STUCCATURA - spatole e stucco, ne srve poco, pochissimo, si stucca e si spiana a mano con carta grossolana da 80, poi si ristucca e si carteggia con abrasiva ad acqua, aiuta certo una "levigatrice rotorbitante" elettrica, ma lo stucco è e deve essere non un rimedio ma un "male necessario" quyindi che si conti in Grammi e non in Chili!

7^ IL FONDO - base di ogni verniciatura, deve essere in tinta anche lui originaria, ora un problema da subito, i "codici" delle tinte nel 90% dei casi sono corrispondenti come colore, ma non come composizione, senza fare nomi di famose marche, è molto probabile che se andate in un colorificio con il codice di un fondo vi ritroviate con una vernice e non un fondo epossidico o monocomponente di base riempitivo. Per un buon lavoro serve un fondo vero e non una vernice in tinta a farla da base!!! Di fatto il fondo deve coprire e fare da aggrappante, deve poi essere docile alla carteggiatura ben più di una vernice e quindi una vernice che simuli il fondo non è certo facile da lavorare e politicamnte corretta!
Come fare? Semplice per fondi ROSSI cercate un fondo quale che sia , ma che sia un fondo vero, avana e caricatelo di base rossa anche al 50% se serve, avrete sempre un 50% di vero fondo su cui poter fare affidamento, Per fondi NOCCIOLA caricate di marrone bruno. Per i fondi in GRIGIO (due le tonalità grigie sulle vespe) usare una base grigio chiara, aggiungere ovviamente nero. Un buon fondo in doppia mano ben carteggiato potrebbe richiedere delle piccole stuccature aggiunte "stucchine", non abbiate mai fretta, e lisciate e carezzate quel telaio fino alla perfezione, se serve non esitate alla terza mano, attenzione a non riempire troppo le pedane e le sagome, i profili di giunzione e gli stessi punti di saldatura devo se possibile rimanere visibili! Lo sò che stuccati vengono lisci e scompaiono, ma son belli se ci sono e più originali!

8^ VERNICIATURA - nota dolente di ogni restauro, che siano ritocchi o totali hanno sempre in comune la "scelta del prodotto", esistono vernici di ogni sorta ad acqua, acriliche bi-compo, e con seconda mano di trasparente lucido a rifinire, queste troverete in commercio, ecco...nota dolente, una Vespa d'epoca è sempre e slo in NITRO!!! La niotro è bandita dal commercio dal 2008, ha prezzi da mercato nero, 1 Kg per una small, 2 Kg per una Large, sui €45 al chilo, ma se la trovi pagala quel che ti chiedono!!!
Per il "colore" esistono dei codici specifici per ogni vespa, ma ahimè anche qui altra nota dolente, difatti le basi con le quali si ricrea una particolare tonalità spesso vuoi per il tempo trascorso, vuoi che di loro cambiano sempre un poco, vuoi che le basi non sono sempre uguali, potrebbe, anzi è, sempre un poco differente nel migliore dei casi dall'originale! Se si pensa poi che alcuni colori vengono replicati partendo da una stessa formula (parti in grammi di basi diverse) con basi acriliche anzichè nitro, si capisce che una buona tinta perchè sia "fedele" richiede sempre un aggiustamento manuale, è quindi vivamente consigliato sempre un "campione" di riscontro, con il quale "aggiustare eventualmente la tinta" realizzata secondo codice. Di fatto non è importante che una vespa ad esempio in "Chiaro di Luna" abbia il codice del Chiaro di Luna (108), ma piuttosto, che la tinta quale che sia, sia identica ad un campione in originale, ho veduto troppi grigi metz dichiarati originalissimi e in codice troppo diffrenti tar loro! Mi fido solo dei campioni. Esistono poi Fabbriche di vernice, luoghi pericolosi dove per 35 euro al chilo ti replicano una tinta in NITRO!!!
Certo non si possono fare miracoli (metallizzati e rossi), ma quel vecchio pastello azzurro o avana sarà certo migliore di una acrilica prestigiosa in codice!!! Direte voi possibile? Certo è nitro e in tinta campione, il meglio del meglio direi.

9^ LUCIDATURA - tre mani di vernice nitro son difficili da "bucare", per sua natura la Nitro è sempre un poco pastosa ed oipaca necessita sempre di lucidature manuali a pasta "abrasiva e cere", servono stracci di cotone puliti e olio di gomito, non insistete troppo sugli spigoli, e lucidate più volte....poi lavate con acqua e sapone e cerate per bene, siete sfiniti lo sò...ma guardate bene, guardate meglio...cribbio quella è una verniciatura come dio comanda altro che carrozzieri e brillanti acriliche bi-componente, altro che lucido trasparente, quella la luce sincera di una passione lucidata con il sudore fino allo sfinimento.

1o^ MOTORE - I carter non vanno sabbiati, i carter non vanno sabbiati, i carter non vanno sabbiati! Pulire e pulire ancora, scrostare, lavare , paraoli, frizione, parastarppi, gommini vari, bobina e copricilindro, la marmitat poi è quasi sempre di quello starno colore brunito, "virato oro" lo chiamano, le ganasce certo, il coperchio selettore è zincato porcamiseria o in plastica e introvabile per le small, il cilindro potrei con un 175...ma la mia coscienza si ribella, ora dove lo vado a trovare un pistone buono timbrato Piaggio? €80 di digiuni, per scoprire che alla fine conveniva. cavolo un carter rotto! Si salda, si salda anche l'alluminio e poi si modella e si spiana con le fresette del mini-trapano, santo celo che bordello! Il "gioco si fà duro..." e i duri iniziano a giocare!

11^ FORCELLA CERCHI E PARTI - che dire...se siete ancora vivi la forcella vi piegherà! La molla nuova sempre e comunque (dopo 50 anni è pretenzioso che funzioni?), l'ammo và provato e poi al solito cambiato, i cuscinetti della ralla che non ballino troppo, il rinvio và tolto lubrificato, il coperchio...non diciamo sciocchezze!
facile spruzzare tutto di alluminio cerchi e dirsi "funzionava", se lo fai ti uccido! Smonta tutto e lava e smeriglia e ingrassa e lucida e ...insomma restaura! Cerchi...sai quelche devi fare, il fanalini, le leve , le modanature, le plastiche, i cavi e le guaine, la treccia, pulire, saldare, sfilare cambiare tagliare, lucidare, SIEM! SIEM! Ad ogni costo devi trovare qulefanalino postr in ZAMA o plastica che sia, basta sia originale.

12^ MONTAGGIO - e l'arte dello ZEN direi...serve controllo, esperienza un aiuto è sempre gradito, sembra la parte più difficile, ma se ci siete arrivati avete superato ostacoli ben più grandi e nulla, nulla oramai vi può fermare! D'altronde i mesi son passati, il conto in banca è prosciugato, la moglie vi ha mollato, le mani son da buttare e voi...
siete lì in un mare di pezzi lucenti inspiegabilmente "felici".
Calma ci vuole calma, nessuna fretta, qualcosa manca sempre, fà niente si cercherà, la si troverà, era qui cavolo fino a ieri!

13^ RIFINITURE & ACCESSORI - Finita! O quasi, monat la targa, lo specchio e la scorta, un portapacco forse...gli accessori non son graditi, certo fuori c'è una temperatura di meno otto e un parabrezza farebbe comodo, ma è sempre primavera per un Vespista, e poi potrebbe graffiarsi lo scudo con la tela...più che con coscienza , con coraggio decidete che non ne avete bisogno! Una regolata ai cavi, olio certo SAE 30, il "primo litro di miscela" rigorosamente al 2% (bugia al solito lo farete al 30%), gonfiate meglio le gomme, tirate un pomello e posate il vostro piede sulla pedivella, no...non ancora...la sacca degli attrezzi, il libretto uso e manutendo....ecco ora sì, ora siete pronti! Fuori il sole splende alto, le mani un poco tremano, quasi una lacrima, in quel gesto c'è tanto e forse più di quanto voi stesso non immaginiate, c'è la storia che vi gaurda, un mondo che sospira, una attesa sempre troppo lunga, un responso micidiale, avete il cuore in gola e al terzo colpo una nuvola di fumo vi avvolge e continuate a sgasare in quel vecchio garage fino all'asfissia.
Fuori il vento sferzante si contrappone ad ogni vostar marcia, ma nulla vi può fermare, ora non più.


PERCHE' un restauro?

Perchè non avevamo nulla da fare, perchè ciò che è bello non debba mai morire, perchè siamo Italiani ed amiamo lo stile inconfondibile di una Vespa, perchè ci ingegnamo a far meglio, perchè abbiamo sempre una mano tesa, perchè andava salvata, perchè troveremo sempre una ragione a tanta follia, restaureremo quel vecchio telaio!
Anche se non sappiamo come, anche se la nostra missione è disperata, qualcosa ci trascina, poco importa quanto costerà, se si farà, se possibile, quello che importa è raccogliere questa sfida, misurarci con noi stessi e un giorno alzando quella serranda...stupirci di quanto fatto e rallegrarcene!
Chi avrebbe mai detto che in fondo a quel vecchio bauletto arrugginito si celeva la tanto cercata felicità?
Tiriamo un pomello a freddo e pigiamo una pedivella, sempre con un sorriso, fuori "un mondo" ci attende ad un raduno, è fatto di mille colori, come L'ARCOBALENO.

Ecco perchè una vespa, non la potrai mai solo "comprare", è parte di te ora...e tutto ciò non ha più prezzo.

No...non fu per denaro, ma per Amore.



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