Messaggioda Gianluca » 13/06/2019, 10:36
Dopo quasi un mese di assenza e lavoro ad orari limitatissimi, cerco oggi di riprendere la vita normale, anche se tante incombenze cominceranno proprio ora.
Da quasi un mese infatti, mio padre era ricoverato all'ospedale per una banale polmonite, ma scoprirono presto che invece si trattava di male incurabile, che si era risvegliato dopo un importante e apparentemente risolutivo intervento negli anni 80.
Inutile dire che lui era tutto per me, oltre ad essere la mia guida, è colui che mi ha trasmesso le mie passioni più importanti: la musica, la Vespa e l'elettronica.
Dalla musica e elettronica iniziò il mio passato alla creazione delle prime radio libere, dalla Vespa, la mia grande passione per questo mezzo, fino a.. Vespaforever e ancora dall'elettronica, il mio lavoro.
Era un innovatore, studiava, progettava e trovava soluzioni tecniche innovative, ma se altri, con un centesimo della sua cultura intraprendenza fecero fortuna, lui era proprio negato per gli affari, e rimase "il geometra" che risolveva tutto, conosciuto da tutti, pur conducendo una vita modestissima, poichè non tutti furono altrettanto onesti e di parola con lui, approfittando della sua disponibilità.
Io ho preso molto da lui, dal suo carattere, dalla sua intraprendenza (o almeno ci provavo con lo stesso entusiasmo) dal non riuscire a sfondare nonostante tante lusinghe,
forse un po' meno nell'essere studioso e capace, ma sono orgoglioso di avere avuto un padre che mi ha trasmesso valori che ritengo l'unica vera eredità alla quale non rinuncerei mai: Il rispetto, la mitezza e l'incapacità di approfittarsi degli altri.
Grazie di tutto Papà, quando vado in Vespa sono io adesso a portarti con me nel mio cuore ripercorrendo le stesse strade, e nel lavoro ricorderò sempre quando mi insegnavi a saldare (forse la cosa che so fare meglio) quando riparavamo insieme la vecchia radio di famiglia che conservo gelosamente fra le cose più care.
La vita deve continuare, adesso tutto è molto più duro, ma non posso deluderti.
Aspettami, un giorno faremo tutto quello che dovevamo ancora fare insieme,
intanto tu progetta, poi mi spiegherai.